Ci avete detto cosa ne pensate del percorso del Giro d’Italia 2023

Giudizi positivi per il percorso del Giro d’Italia 2023. Dal momento in cui è stato presentato ormai due settimane fa, vi abbiamo proposto il nostro consueto sondaggio chiedendovi di assegnare il vostro voto al disegno realizzato da RCS Sport per la prossima edizione della Corsa Rosa. Nel complesso il vostro giudizio è stato molto positivo, con il 53% dei voti che mostrano pieno apprezzamento (con voti dall’8 in poi), mentre la sufficienza arriva a quota 71,7%, confermando un giudizio comunque più che positivo da parte di quasi 3/4 dei votanti. Chiaramente, questo significa che comunque quasi il 30% dei votanti ha dato un giudizio negativo.

Nello stesso sondaggio vi avevamo dato anche la possibilità di esprimere la vostra opinione in maniera più composita e in molti ci avete scritto, sia riguardo gli aspetti negativi che positivi. Abbiamo dunque scelto alcuni dei vostri commenti riportandoli in coda a questo articolo, in modo da dare ulteriore specchio del vostro sentire complessivo, proponendo sia alcuni pareri positivi che negativi.

 

Capisco che nell’edizione di quest’ anno ci sia stata poca crono,ma 70 km mi sembrano eccessivi…poi per la terza edizione consecutiva niente passi oltre i 2500 e soprattutto neanche il prossimo anno il ritorno del Fauniera…onestamente solo nelle 2 tappe dolomitiche gli scalatori puri potranno sperare di fare la vera differenza, altrimenti mi sembra un percorso perfetto affinché Evenepoel e Roglic vengano al Giro

 

Giro troppo duro, c’è il rischio di trascinarsi fino alla cronometro finale senza attacchi da parte dei big che aspetteranno la penultima tappa per fare la differenza. Troppo alto il rischio di saltare, con poche tappe per velocisti, è un Giro ideale per le seconde linee che avranno il coraggio di attaccare. Un po’ come successo lo scorso anno

 

Troppe tappe intermedie con salite all’inizio che faranno andare via la fuga e renderanno queste giornate noiose e ininfluenti per la classifica. Le salite più dure saranno le ultime due, così che molti aspetteranno quelle. Almeno le prime due crono potranno invogliare qualcuno ad attaccare per recuperare, si spera. Ultimo viaggio in aereo verso Roma totalmente inutile.

Mi piace molto che non ci siano tappe totalmente piatte come da tradizione del Giro. La tappa di Crans- Montana è molto bella ma ci sono 25km di pianura prima dell’ultima salita e questo bloccherà la corsa. Secondo me la prima crono è un pò troppo lunga.

 

Un Giro bellissimo… Però per dare il massimo dei voti avrei messo qualche salita più dura e lunga tipo Mortirolo o Passo Stelvio. Per il resto devo dire che saranno delle belle tappe e un Giro duro e incerto fino all’ultima tappa.

 

Troppo squilibrio fra la prima parte, molto facile, e la seconda, fin troppo dura per chi arriverà alla terza settimana senza più energie. E poi vengono totalmente ignorate le grandi città del nord, Milano in testa. Va bene la passerella finale sui fori imperiali ma Milano (o Torino, o Genova, o Bologna) non meritavano almeno un traguardo per gli sprinters? Vedremo quanti big decideranno di venire, il Tour purtroppo è ancora lontano anni luce…

 

Il tracciato non propone tappe completamente scontate e da spazio a un ventaglio molto ampio di corridori di potersi mettere in mostra. Si dovrà andare forte sempre perché chi è solo scalatore dovrà difendersi nelle cronometro e viceversa. Vincerà un corridore completo che dovrà, come giusto che sia, fare tanta fatica. nulla da invidiare al Tour.

 

prime due settimane senza insidie, se il Giro dell’anno scorso era stato scialbo questo ritrova Etna e Blockhaus depotenziati, con un gran sasso da un versante non decisivo, praticamente non ci sono insidie vere fino a Crans Montana, che resta comunque molto isolata. tante tappe per velocisti e fughe. tappa con i muri? sono 3 e staccati, i big non si muoveranno, altro che torino l’anno scorso. finale di seconda settimana indegno, una tappa dura (Crans Montana) e poi il nulla, ricordo giri con trittici paurosi. la terza settimana è bella e va bene così, però se ci sarà brutto tempo e salta la tappa delle tre cime sarà un disastro. finale a roma con un’inutile scenta antiecologista, il finale perfetto era a due passi dal lussari, ovvero a trieste, in continuità con il percorso scelto. voto 5

 

In qualunque caso il disegno del Giro d’Italia non può essere insufficiente. In questo le pecche sono nelle poche tappe mosse da finissero (solo Fossombrone e Bergamo) a vantaggio di finali pianeggianti (piattoni o con salite lontanissime dal traguardo. Poi è un peccato vedere che sono state completamente tagliate fuori le montagne del Piemonte (a vantaggio di un tappone in Svizzera) e delle province di Brescia e Sondrio. La terza settimana invece promette spettacolo.

 

Con le bellezze paesaggistiche e monumentali di cui dispone l’Italia, disegnare un Giro scenograficamente meraviglioso, è facile. Farlo anche tecnicamente non è altrettanto facile ma gli organizzatori ci sono riusciti disegnando un percorso duro, come deve essere, dove non c’è nessuna tappa scontata. Anche quelle per velocisti, presentano criticità tale da prestarsi a soluzioni diverse dalla volata a ranghi compatti. Il vincitore sarà un atleta completo e sbaglia sempre chi decide di non venire.
W il Giro! Sempre

 

Buon chilometraggio a crono, dovrebbe invogliare gli scalatori ad attaccare. Secondo me le tappe sono troppo lunghe e dure, con anche salite molto interessanti a una giusta distanza dal traguardo, ma la distanza scoraggerà attacchi spettacolari a lungo raggio. Molto probabilmente assisteremo a un Giro come quello dell’anno scorso in cui gli uomini di classifica aspetteranno gli ultimi metri per fare lo scattino per la posizione. Comunque un ottimo potenziale

 

Terza settimana troppo dura, tutto ciò blocca la gara nelle altre due. Preferivo due tappe di montagna sia nella seconda sia nella terza settimana, sempre ovviamente per un mio giudizio personale

 

Ritengo che il percorso in sé sia bello, soprattutto perchè essendoci finalmente parecchi km a cronometro, saranno poi più probabili gli attacchi nelle tappe di montagna da parte di quei corridori di classifica che fanno fatica nelle tappe contro il tempo. Tuttavia l’ultima settimana è forse troppo dura, quindi in molti preferiranno correre da attendisti per non rischiare di “scoppiare”. Qualche salita in meno renderebbe la corsa più entusiasmante, a mio avviso.

 

Do 5 perché questo percorso è fatto apposta per Evenepoel, evidentemente le sicure assenze di big come Pogacar e Vingegaard oltre che di cacciatori di tappe sembra aver indotto l organizzazione ad “obbligare” un Campione del mondo a partecipare. Nelle prime 10 tappe non si sono mai visti così tanti arrivi prevedibili

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